La libertà prima che un diritto è un dovere.

            Oriana Fallaci , secolo XXI

        Concordo: ritengo, infatti, che sia doveroso non tener per sè le  libere opinioni, purchè siano liberate da credenze spurie e idoli  baconiani.  Come galileiano credo che una libera opinione richieda una verifica accurata  di tutti gli elementi di fatto che concorrono  alla sua edificazione. Devo, tuttavia, ammettere che un’applicazione rigida di questo principio può essere di ostacolo al progresso scientifico;    ritengo, quindi, seguendo Popper, che si possano formulare ipotesi di lavoro e teorie induttive, purchè abbiano il carattere della  falsicabilità, cioè,   che pur non essendo in contrasto con i dati noti, siano passibili di essere smentite da eventuali future conoscenze.

 ESEMPI:

1. Assiomi falsificabili:

 – la serie dei numeri primi è infinita (sarebbe smentita dal ritrovamento di almeno un limite)

 – la serie degli interi positivi non ha limite superiore

 – e=mc²

 – viaggiando alla velocità della luce lo scorrere del tempo si arresta

 – non esistono due individui con impronte digitali esattamente eguali

– la struttura del DNA nucleare è peculiare per  ogni individuo, purchè non sia un gemello omozigote

2. Assiomi non falsificabili:

 – esiste almeno un Dio

 – esiste un solo Dio

 – non esiste alcun Dio (anche l’ateismo come le altre religioni non ha fondamento scientifico)

 – l’anima dell’uomo è immortale

 – alla morte l’anima si fonde con Dio

 – l’anima non esiste

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 Le 4  libertà  fondamentali:

            Freedom of speech

            Freedom of worship

            Freedom from want

            Freedom from fear

                        Dalla ” Carta Atlantica “, 1943)

 

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1813:

Napoleone Bonaparte:

            Perchè nel vostro libro sulla meccanica celeste non avete  menzionato il ruolo svolto da Dio?

Pierre-Simon de Laplace:

            Maestà , non ho avuto bisogno di questa ipotesi .

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E` mai possibile? Questo santo vegliardo non ha ancora sentito dire, qui nel suo bosco,che Dio è morto?

    Friedrich Wolfang Nietzsche: “Also sprach Zarathustra”, 1883-84

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” Nè preci di cardinali , nè comizi di popolo . Io sono qual fui nel 1887;  e tale aspetto, immutato e imperturbato , la grande ora “.

        E, da uomo forte e libero, spirò.

          Da ” Il nuovissimo Melzi “, dizionario per le scuole , 1910.

          (le parole tra virgolette sono di un notissimo poeta (Giosuè Carducci) in punto di morte).

              La copia del volume in mio possesso appare molto usata ed è  firmata da una ragazzina dodicenne che frequenta il 1° corso di

           Computisteria (corrispondente all’odierna 1^ media). L’opera del Melzi era allora il dizionario più diffuso nelle scuole. Anche mio

           padre vi aveva studiato sù. Dopo il Concordato con il Vaticano,  firmato da Mussolini l’11 febbraio1929, nessun libro scolastico

           ha potuto usare un linguaggio così libero. Tale (auto)censura vige tuttora.

 

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 L’ intelligenza delle masse popolari è scarsa , la loro mancanza di memoria immensa.

            Adolph Hitler, Mein kampf , 1925

  Alle elezioni democratiche del 1933 ottenne la maggioranza assoluta che gli aprì la via all’instaurazione della dittatura. Si può senz’altro ritenere che nel 1939  almeno il 99%  dei tedeschi fosse nazista. I militari,  che ho conosciuto tra il 1941 e il 1943, lo adoravano.

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 …gli scienziati non per la natura di quello che scoprono ma per il modo come arrivano alla scoperta, sono umanisti; la scienza con I suoi metodi, i suoi valori e la sua natura di obiettività, che è il suo scopo, è universalmente umana.

            Julius Robert Oppenheimer, 1946

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 Non bisogna confondere la morale religiosa con la vera etica. Quest’ultima richiede che non si agisca per timor di pena o per amor di premio. La morale religiosa si basa invece sul timore dell’inferno e sul desiderio del paradiso.

E il contenuto dell’etica? Lasciando da parte il nebuloso “imperativo categorico” kantiano, basta il semplice senso comune. Come viene ricordato persino nei Vangeli, esiste una semplice massima:

“comportati con gli altri come vorresti che essi si comportino nei tuoi riguardi”.
Le formulazioni kantiane non sono che una parafrasi, sia pure molto puntualizzata.

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 Dio non gioca a dadi.

            Albert Einstein (1879-1955)

    Come si sbagliava! L’universo che tanto ammiriamo non è che un  frutto statistico di mera casualità.

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L’ uomo è misura di tutte le cose: di quelle che sono, per ciò che sono, e di quelle che non  sono per ciò che non sono.
Protagora da Abdera, “La verità”, V sec. a.C.     

 La realtà non esiste,  ma, se esistesse, non potremmo conoscerla e,pur se la conoscessimo, non potremmo comunicarla ad altri.

     Gorgia da Lentini, “Su ciò che non è, ovvero sulla Natura”, V sec. a.C.

  La realtà reale, ammesso che esista, non sarà mai accessibile.
Anton Zeilinger (docente di meccanica quantistica – Univ. di Vienna)  “Il velo di Einstein. Il nuovo mondo della fisica quantistica”,  Einaudi, 2007

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   Nati non foste per viver come bruti,   ma per servir virtude e conoscenza  ( Dante Alighieri, secolo XIII)

    Vivere ardendo e non sentire il mal  (Peppino Romano, secolo XX)

    Butta il cuore al di là dell’ostacolo e vai a riprenderlo ( Benito Mussolini, secolo XX)

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    Anche se Mussolini portava le ghette,    non tutti coloro che le portano sono fascisti
Palmiro Togliatti, 1945

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   Il 13 settembre 2008, durante la sua visita pastorale a Parigi, Papa Benedetto XVI (Ratzinger) nella sua
Omelia all’Esplanade des Invalides ha elencato i mali che tengono l’uomo lontano dalla “verità” [di Fede]

        La sete dell’avere

        La sete del potere

        La sete del sapere

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La democrazia è un cattivo sistema politico. Peccato che non ve ne sia  uno migliore!

           Winston Churchill, 1945

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Dio disse: Chi ucciderà Caino sarà punito sette volte più severamente.

            Genesi, 4,15

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Se c’è un Dio, si è dato molto da fare per rendersi irrilevante.

            Leonard Susskind (Fisico teorico – Un. di Stanford) “Il paesaggio cosmico” (Adelphi, 2007, pag. 362)

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L’avidità per il danaro è la radice di tutti i mali

Saulo di Tarso (“Atti degli Apostoli-1TM 6/10”)
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